La Prevenzione del Rischio Sismico in Italia. Opportunità e Risorse.

In Italia esiste un Piano Nazionale per la Prevenzione del Rischio Sismico. La legge 77/2009 all’art. 11 prevede un fondo di previsione nelle casse del M.E.F. per finanziare interventi mirati alla prevenzione del rischio sismico ripartito per annualità. Gli interventi riguardano opere pubbliche e private, comprese le infrastrutture strategiche. In questi anni, però, è stato problematico rendere spendibili le risorse messe a disposizione dallo Stato alle Regioni previste dal fondo per la prevenzione del rischio sismico nel piano 2010-2016 della Protezione Civile, tanto che il Governo, dopo il sisma del 24 agosto scorso che ha colpito il centro Italia e per dare input alla prevenzione da parte dei privati, sta introducendo nella Legge di Bilancio Bonus Fiscali per incentivare gli interventi di messa in sicurezza degli edifici.

La Commissione di esperti nominata per definire i criteri di attuazione dei fondi disponibili previsti all’art. 11 della legge 77/2009 mette l’accento sugli studi di Microzonazione Sismica, fondamentali per la localizzazione del costruito e la scelta degli interventi strutturali in base all’individuazione delle zone stabili, instabili o suscettibili di amplificazione. Si possono osservare, infatti, come a seguito di un terremoto, gli effetti di sito possano, solo a titolo di esempio, determinare differenze sostanziali di danno in edifici posti a breve distanza fra loro. Il Dipartimento della Protezione Civile dopo il terremoto dell’Aquila del 2009 ha stilato le linee guida per il trattamento della pericolosità di fagliazione di superficie per supportare gli studi di microzonazione avviati a livello comunale, disciplinando l’uso del suolo urbanisticamente e a livello di classi d’uso del costruito. Inoltre, è stata introdotta in attuazione sempre dell’art. 11 l’analisi della Condizione Limite per l’Emergenza intesa come condizione strutturale minima per gli insediamenti urbani.

Non si può e non si dovrebbe prescindere dalla Microzonazione Sismica, dallo studio geologico del territorio e dall’aggiornamento della cartografie al fine di una corretta Prevenzione del Rischio sismico  finalizzata alla pianificazione del territorio, alla pianificazione d’emergenza e alla pianificazione della ricostruzione. Si riscontra, però, che gli Enti comunali e di larga scala fanno fatica a recepire questa della Microzonazione come opportunità e necessità per l’adeguamento dei piani vigenti.

La prevenzione sismica è attuata sulla base della “classificazione sismica” del territorio nazionale, definita con OPCM 3274 del 2003, attraverso le cosiddette “norme tecniche antisismiche” che confluiscono prevalentemente nelle Norme Tecniche sulle Costruzioni, il D.M. 14 gennaio 2008 che a breve subirà un aggiornamento semplificativo per ciò che riguarda la messa in sicurezza del patrimonio esistente, in particolare dell’edilizia storica.

Negli ultimi anni si è sentito parlare della possibilità di introdurre anche un Fascicolo del Fabbricato che accompagnerà la vita degli edifici riportando informazioni documentali, tecniche e di efficienza valutando lo stato di degrado e di manutenzione con lo scopo di valutare gli interventi più idonei per la sicurezza sismica. Un vero e proprio sistema di certificazione del fabbricato, basato su modelli già esistenti in Europa, che potrebbe essere affiancato da un sistema informativo territoriale catastale per la programmazione degli interventi.

Si deve far presente che La cultura della prevenzione sismica in Italia non può essere programmata solo sulla base della Ricostruzione e delle risorse da assegnare dopo che un terremoto è avvenuto e ha distrutto. La cultura della prevenzione sismica deve partire dall’alto, dagli organi politici che ne sono responsabili.

La prevenzione non può essere scissa da una sinergia continua e dal dialogo tra le differenti categorie professionali, ingegneri, architetti o geologi, Enti di Ricerca ed Università che da anni stanno cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica e gli organi decisionali su un cambio di mentalità.

Fonti:

http://www.protezionecivile.gov.it

http://www.ilsole24ore.com

 

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