L’idea di sviluppare UrbanStories è nata da un’esigenza, quella di far nascere uno spazio digitaledi riflessioni per diffondere il significato di Città e Paesaggio, quindi di riflessioni “Urbane”, e far nascere una vetrina sul costante sviluppo e cambiamento globale.
L’idea è stata, quindi, quella di dare una “casa digitale”, una “digital home”, alle storie urbane raccontate.
Parlare di architettura in generale oggi significa inevitabilmente parlare di anche di architettura digitale, in quanto l’uso delle tecnologie e degli strumenti digitali è diventato imprescindibile nella professione di architetto. Si utilizzano ad esempio gli strumenti del web, i siti internet, i blog, per potersi presentare ed esporre le proprie idee e i propri prodotti a proprio vantaggio.
Non solo architettura digitale intesa come architettura di un sito internet ma architettura digitale come utilizzo soprattutto degli strumenti digitali quali software per il disegno, come il CAD, per la progettazione architettonica.
I vantaggi dell’architettura digitale, dell’uso delle tecnologie e dei numerosissimi software in commercio sono sicuramente la velocità di progettazione, la precisione, la realizzazione di modelli estremamente realistici, la possibilità di progettazione integrata dal concetto, dall’idea alla realizzazione del prodotto;
Questi strumenti che hanno cambiato radicalmente anche solo il modo di pensare l’architettura e soprattutto l’approccio progettuale. Oggi gli strumenti digitali si applicano agli studi urbanistici, alla progettazione edile e strutturale intervenendo già nelle prime fasi del progetto; mentre in passato e fino all’avvento dei personal computer, diciamo fino agli anni 80, i progetti venivano sviluppati esclusivamente con il disegno manuale.
Gli svantaggi dell’architettura digitale, così come già ampliamente discusso e approvato da altri professionisti del settore, sono legati al fatto che il processo creativo dell’architettura è destinato ad essere gestito esclusivamente da tecnici super- specializzati e dall’uso delle macchine e tecnologie, perdendo le qualità di base e le esperienze tecniche e creative che l’architetto invece dovrebbe possedere. Anche la formazione universitaria e la formazione continua dell’architetto stesso è cambiata, ed è molto incentrata sull’uso delle tecnologie digitali.
Intervista andata in onda su RadioNews24.
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